Approvato dal Consiglio dei Ministri il primo disegno di legge sulle PMI

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 14 gennaio 2025, ha approvato il primo disegno di legge annuale sulle PMI. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che aveva formulato la proposta di legge, ne ha dato notizia nel proprio sito istituzionale.

Come si legge nel comunicato stampa, il disegno di legge introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l’aggregazione, l’innovazione del sistema produttivo e l’accesso al credito.

Tra i principali interventi si segnalano:

  • i “Mini Contratti di Sviluppo” per il settore Moda; sono destinati alle filiere del comparto Moda fino a 100 milioni di euro per i “Mini Contratti di Sviluppo”, finalizzati a sostenere programmi di investimento di importo non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 20 milioni. Si tratta di una misura diretta ad incentivare forme di aggregazione tra imprese del settore e consentire alle PMI di unire le forze per affrontare le sfide del mercato globale;
  • l’introduzione delle Centrali consortili, nuovi enti diretti ad indirizzare e coordinare le filiere produttive;
  • la previsione di nuovi incentivi fiscali per le reti d’impresa. 

Al fine di incrementare l’occupazione giovanile, nel disegno di legge è stata inserita una disposizione sulla “staffetta generazionale” nelle imprese. L’obiettivo è quello di liberare posti di lavoro mediante un sistema di pensionamento flessibile che consenta al lavoratore anziano una migliore conciliazione vita/lavoro e, al contempo, attui il trasferimento delle competenze professionali in favore di giovani lavoratori assunti in sua parziale sostituzione. Viene quindi introdotto, per le imprese fino a 50 dipendenti, un sistema di trasferimento generazionale con part-time incentivato per l'accompagnamento alla pensione e assunzioni agevolate di giovani under 35, garantendo così il passaggio di know-how. Il neoassunto potrà sostituire integralmente la posizione lavorativa del lavoratore anziano una volta cessato il rapporto di lavoro di quest’ultimo.

Altro intervento da segnalare è quello diretto a contrastare il fenomeno delle false recensioni online nel mercato della ristorazione e del turismo. È previsto l’obbligo di verificare l’attendibilità della recensione, assicurandosi che questa sia realmente scritta da un consumatore che abbia effettivamente usufruito del servizio o acquistato il prodotto recensito. Il consumatore potrà rilasciare una recensione motivata entro 15 giorni dalla data di utilizzo del servizio. L’impresa interessata potrà richiederne la cancellazione nel caso in cui il giudizio risulti falso o ingannevole, o qualora il commento non dovesse più essere attuale trascorsi i due anni dalla sua pubblicazione o in ragione dell’adozione di misure idonee a superare le criticità che avevano dato origine al giudizio espresso.

Viene poi delegato al Governo l’adozione di un decreto legislativo per la redazione di un testo unico in materia di startup, incubatori e PMI innovative al fine di coordinare le norme vigenti ed abrogare le disposizioni obsolete o prive di contenuto normativo.

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Maria Santina Panarella
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