Il Consiglio dell’Unione Europea, il 21 maggio 2024, ha approvato l’Artificial Intelligence Act.
Ormai quasi un anno fa avevamo dato notizia dell’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, della bozza della prima regolamentazione al mondo dell’intelligenza artificiale (Intelligenza artificiale: il Parlamento Europeo ha approvato la bozza dell’AI ACT).
Il testo, approvato dal Parlamento ed ora dal Consiglio, dovrà essere pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore venti giorni dopo dalla sua pubblicazione. Dopodiché, le nuove norme saranno applicabili da due anni dopo dall’entrata in vigore. Ci sono comunque alcune eccezioni, dato che dopo sei mesi scatteranno i primi divieti dei controlli sui sistemi di intelligenza artificiale per finalità generali.
L’atto si inserisce nel solco della strategia digitale adottata dall’Unione Europea e mira ad adottare una normativa in grado di assicurare che i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nell’Unione siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Obiettivo sicuramente ambizioso, ma non per questo irraggiungibile.
Le nuove regole introdurranno obblighi per fornitori ed utenti a seconda del livello di rischio della stessa intelligenza artificiale.
Quando costituisce una minaccia per le persone, il rischio è inaccettabile, e, dunque, il sistema deve essere vietato. Si tratta, ad esempio, del caso della manipolazione comportamentale cognitiva di persone o gruppi vulnerabili specifici (come i giocattoli attivati vocalmente che incoraggiano comportamenti pericolosi nei bambini), di quello della classificazione sociale o dei sistemi di identificazione biometrica in tempo reale e a distanza, come il riconoscimento facciale.
I sistemi di IA che influiscono negativamente sulla sicurezza e sui diritti fondamentali, divisi in due categorie, saranno classificati come ad alto rischio e saranno valutati sia prima di essere messi sul mercato sia durante tutto il loro ciclo di vita.
Se il rischio sarà invece limitato, sarà sufficiente il rispetto di requisiti minimi di trasparenza al fine di permettere agli utenti di giungere a decisioni informate.
È prevista l’istituzione di veri e propri organi: un ufficio all’interno della Commissione, un gruppo scientifico di esperti indipendenti, un comitato costituito dai rappresentanti degli Stati membri, ed un forum consultivo.
Sono introdotte anche sanzioni in caso di violazioni delle nuove norme che saranno quantificate in percentuale del fatturato annuo globale dell’azienda sanzionata nell’anno finanziario precedente o in un importo predeterminato, a seconda di quale sarà quello più elevato.
In argomento, si richiama anche Disegno di Legge in materia di Intelligenza Artificiale